La Chiesa di San Giovanni ad Insulam o al Mavone, dall’omonimo fiume che scorre ai piedi del colle su cui sorge, si trova a m.326 s.l.m. nei pressi di Isola del Gran Sasso (Teramo), nel bel mezzo della Valle Siciliana.
E’ uno splendido esempio di architettura romanica abruzzese e venne costruita più o meno nello stesso periodo della vicina Santa Maria di Ronzano, cioè intorno al 1100, per essere poi modificata alla fine del XIII secolo, dai Benedettini di Montecassino.
Si presenta con una facciata in pietra squadrata a coronamento orizzontale, arricchita da una finestra centrale circolare, da due bifore ai lati del portale e dalla decorazione ad archetti pensili su mensole che corre lungo tutto il perimetro esterno. Alla facciata venne successivamente aggiunto sulla sinistra l’attuale campanile a vela. L’interno è a tre navate, separate da sei arcate per lato, con una scalinata a metà della navata centrale ed una sola abside finale. Al di sotto del presbiterio trova posto una cripta molto ampia, anch’essa a tre navate con volte a crociera. Risale probabilmente alla fine dell’XI secolo e la sua porta esterna, che oggi appare murata, fa pensare che questo sia stato l’originario luogo di culto su cui in tempi successivi è sorto poi l’intero complesso. I ruderi che si vedono a fianco della chiesa sono certamente i resti di un antico monastero, distrutto probabilmente da un incendio o un terremoto.
Il convento aveva una struttura lunga e stretta, lungo la quale trovavano posto le celle dei monaci; un’ampia sala alla fine del corridoio consentiva le attività comuni. Solo qualche chilometro più in là, verso l’Autostrada, nel paese addormentato di Castiglione della Valle nei pressi di Colledara, c’è un’altra splendida struttura, quella della Chiesa di San Michele Arcangelo.
Testi e foto di Francesco Mosca