Adagiata nel cuore di una valle ampia e magnifica, denominata Valle Siciliana, al centro di una conca circondata da dolci colline alla confluenza del torrente Ruzzo e del fiume Mavone, da cui il suo nome, Isola, si apre in un degradare di clivi e di verde, di campi lavorati, di vigneti, oliveti e frutteti; con a ridosso boschi, pascoli, nevi perenni ed il magnifico teatro roccioso delle creste che si elevano per circa 25 km, dal Camicia all’Arapietra; e su tutte svettante, imponente, superbo, il Corno Grande con i suoi 2500 metri di “Paretone”. E tutto intorno a corona i suoi numerosi e laboriosi borghi e casali: Villa Piano, Santa Lucia, San Massimo, Pretara, Ceriseto, San Pietro (noto per l’artigianato del legno), Cesa di Francia, Fano a Corno, Casale San Nicola, Cerchiara, Varano, Forca di Valle, Frisoni, Collalto, Trignano, San Giovanni, Colliberti, Capsano. Altra importantissima attrattiva del territorio isolano è il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata. Sorto sui ruderi dell’antico conventino francescano, è divenuto oggi uno dei più importanti e ricercati Santuari d’Italia: pellegrini di ogni dove, italiani e stranieri, lo onorano ogni anno della loro presenza. Davanti alla vecchia ma sempre accogliente chiesa sorge ora una imponente modernissima basilica. All’esterno attualmente è tutto un fervore di opere nuove, tra le quali, già attivo, un Centro turistico commerciale dotato di ampi ed accoglienti parcheggi, posti di ristoro con specialità gastronomiche locali, ceramiche di Castelli ed artigianato d’Abruzzo, souvenir ed oggetti sacri.
Il centro storico, l’antico “Castello dell’Isola”, chiuso da tre porte, “recinto da fosso e palizzata, e forte per natura perchè compreso tra i corsi ivi confluenti dei due fiumi Ruzzo e Mavone”, conserva ancora i segni del suo suggestivo passato e in particolare del periodo medievale: antiche fortificazioni con le due porte d’ingresso, strade deserte e silenziose, ricche di echi e di ricordi antichi, così strette che le case sembrano in alto toccarsi; finestre finemente disegnate, con architravi e stipiti in pietra lavorata, recanti incisi i famosi motti, posti quali ammonimenti dal sapore biblico e popolaresco, e tante opere d’arte; tracce della storia passata si sono conservate in modo singolare anche nella toponomastica.
Nel complesso oggi Isola dimostra di conservare ancora intatto un ricchissimo e raro patrimonio di memorie, di cultura, di religiosità d’arte e di natura; per tale ragione essa merita di essere scoperta (o riscoperta) ed apprezzata da chiunque ami la le cose belle e interessanti.