«Le condizioni di alcuni piloni sono allarmanti»
Le parole del Ministro Toninelli davanti ai sindaci. Strada dei Parchi: «La A24 e la A25 sono sicure»
«Alcuni piloni dei viadotti della A24 e A25, che ho potuto visionare con i miei occhi, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti». Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, lancia l’allarme sui due viadotti che collegano Lazio e Abruzzo, gestiti da Strada dei Parchi, durante l’assemblea annuale dell’Anci, annunciando anche l’arrivo del «primo Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche, Ainop».
A stretto giro arriva la risposta di Strada dei Parchi. «E’ da anni che chiediamo che ci siano le risorse per i viadotti di un’autostrada costruita sul finire degli anni ’60. Dobbiamo comunque essere chiari: l’autostrada è sicura, sulla gestione in condizioni normali dell’autostrada siamo assolutamente tranquilli», afferma Mauro Fabris, vice presidente della società, chiedendo al governo di autorizzare la spesa di 192 milioni già previsti nel decreto Genova per «mettere in sicurezza antisismica» la A-24 e A-25. «Nel frattempo interverremo sui 13 viadotti più ammalorati», annuncia Fabris. La società denuncia inoltre che «l’allarmismo ingiustificato, ingenerato da parole irresponsabili e la comprensibile preoccupazione dell’utenza hanno fatto sì che negli ultimi giorni il traffico sull’autostrada sia diminuito del 7%».
Circa l’archivio Ainop, si tratterà di un enorme database che raccoglierà una moltitudine di dati in tempo reale in modo da constatare lo stato di salute delle infrastrutture e così «potremo fare quel monitoraggio continuo su ponti, viadotti, cavalcavia che abbiamo previsto nel decreto Genova e che ci permetterà di capire dove andare a fare ispezioni, dove sarà dunque necessario investire risorse pubbliche per la manutenzione e dove quindi ci sarà bisogno del vostro intervento e della vostra professionalità per rimettere in sicurezza un’opera pubblica», spiega Toninelli ai costruttori seduti in platea.
«Esattamente come stiamo già facendo sui viadotti della A24 e A25», sottolinea. Nel suo intervento il ministro ribadisce che la sua priorità e quella del Governo «è rilanciare gli investimenti e buone infrastrutture». E in quest’ottica «stiamo lavorando in modo serio alla grande riforma del Codice degli Appalti che consenta di sbloccare i lavori, gli investimenti e farlo in legalità», afferma il titolare del Mit.
E proprio sugli investimenti si sofferma il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, denunciando un crollo «di oltre il 50% in 10 anni» che ha determinato «un deficit infrastrutturale di 84 miliardi di euro». Secondo Buia a bloccare il settore «sono state le politiche economiche improntate a un rigore a senso unico che ha finito per penalizzare solo gli investimenti» mentre «l’unica spesa che andava frenata, quella corrente, è continuata a crescere: 330 miliardi in più».
E quindi, davanti ai colleghi costruttori e al vicepremier Matteo Salvini, seduto in platea, il presidente Ance lancia il suo affondo. «Viviamo in un paese insicuro. Un paese fragile, che cade a pezzi e che ha bisogno di cure, di rammendi e di nuove energie per riuscire a risollevarsi». I DUBBI. «L’autostrada A24-A25 è sicura, regolarmente percorribile o no?
Il ministro Toninelli ce lo deve dire e con urgenza, assumendosene tutta la responsabilità. Non può lanciare allarmi pubblici di tale gravità, come ha fatto all’assemblea dell’Anci, senza indicare il da farsi. Il suo modo di procedere è dilettantismo puro, genera preoccupazioni determinando danni incalcolabili». Lo dichiara il senatore Massimo Mallegni, vicepresidente del Gruppo di Forza Italia e membro della Commissione Lavori pubblici di palazzo Madama.
«La concessionaria Strada dei Parchi aggiunge Mallegni ha già replicato duramente al ministro affermando che l’autostrada è sicura e aggiungendo però che potrebbe non esserlo in caso di eventi tellurici, per cui servono interventi di adeguamento dei viadotti richiesti da anni ma ancora non autorizzati dal ministero delle Infrastrutture. Anche questa notizia non è cosa di poco conto come è evidente a chiunque. Toninelli venga in Senato e spieghi con urgenza come stanno effettivamente le cose. Una cosa è certa conclude non possiamo rischiare un’altra Genova».
«Il ministro Toninelli riesce sempre ad essere sorprendente e a smentire, oltre che la logica, anche se stesso. Oggi ha affermato che ‘alcuni piloni dei viadotti della A24 e A25 sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti’, per poi aggiungere: ‘dobbiamo comunque essere chiari, l’autostrada è sicura’. Caro ministro o le condizioni sono allarmanti o l’autostrada è sicura. Non ci sono terze vie. Toninelli per una volta si prenda delle responsabilità. Chiuda immediatamente le autostrade e avvii i lavori per mettere in sicurezza i piloni degradati. Basta parole. Passi ai fatti». Lo affermano in una nona congiunta i deputati di Forza Italia della Commissione Trasporti Diego Sozzani (capogruppo) e Nino Germanà.
«Le dichiarazioni di Toninelli sono gravissime. Se lui è realmente a conoscenza della pericolosità dei viadotti e dei piloni che compongono l’autostrada abruzzese non faccia terrorismo spicciolo, ma chiuda la A24/A25. Se invece così non è la smetta di creare allarmismo e provveda invece a stanziare i soldi che deve alla messa in sicurezza straordinaria di quell’autostrada, senza mettere le mani in tasca agli abruzzesi, senza usare l’Abruzzo come un bancomat». A dirlo in una nota è Camillo d’Alessandro parlamentare del Pd. «Perché delle due l’una: o è pericolosa la strada dei parchi o è pericoloso Toninelli come ministro», conclude.
«Scongiurare la chiusura dei tratti autostradali da mettere in sicurezza, una misura che rappresenterebbe un gravissimo danno per il territorio» ma anche «azioni normative finalizzate a snellire le procedure per la messa in sicurezza delle autostrade». Lo chiedono i sindaci del Centro Abruzzo, portavoce il primo cittadino di Sulmona Annamaria Casini, in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, all’indomani del vertice tenuto nei giorni scorsi dai sindaci del comprensorio. Gli amministratori chiedono anche di avere una «adeguata comunicazione sia sullo stato di vulnerabilità statica e dinamica dei viadotti che sugli interventi previsti» per la messa in sicurezza dei viadotti autostradali dell’A24 e A25 che uniscono Abruzzo e Lazio. I sindaci nella lettera segnalano come prioritaria la mobilità che «nelle aree interne assume una valenza strategica di sviluppo».
Fonte: La Città