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Turista scomparso tra i boschi di Isola

 

Una Skoda station wagon grigio chiaro con targa tedesca parcheggiata lungo la strada che da Isola del Gran Sasso conduce verso Fano a Corno.

Una circostanza singolare che ha spinto i carabinieri ad avviare gli accertamenti del caso dopo aver ricevuto delle segnalazioni da parte di alcuni cittadini che vivono nella zona e che hanno notato quell’auto, regolarmente chiusa, ferma nello stesso punto ormai da sabato mattina. La Skoda si trova alle porte di Isola del Gran Sasso, lungo la provinciale numero 39, ed è ferma su un tratto che costeggia il fiume Mavone.

Si tratta di una zona molto frequentata da appassionati camminatori ed escursioni che, anche in mountain bike, possono percorrere senza eccessive difficoltà delle zone molto belle immerse nella natura. E proprio una escursione in bici potrebbe essere la chiave di volta del “giallo” della Skoda. Il conducente, un giovane tedesco, sabato mattina alla buon’ora l’avrebbe parcheggiata lì per affrontare il percorso montano in mountain bike. Sarebbe infatti stato visto scendere dall’auto, inforcare la bici in tenuta sportiva ed inoltrarsi sul sentiero, una vecchia via romana, che è percorribile sulle due ruote per un lungo tratto. Il turista, però, sarebbe poi sparito. Insieme alla bici.

Qualcuno l’avrebbe rivisto dopo diverse ore nei pressi della Skoda, ma poi più nulla. Avvistamenti e segnalazioni ulteriori non sono giunte.

I carabinieri hanno accertato l’identità del proprietario dell’auto tedesca ma non ci sarebbero, ad oggi, denunce di scomparsa nei suoi confronti. Un mistero. Forse il turista si è semplicemente sistemato in un rifugio di fortuna o in tenda per trascorrere qualche giorno nella natura. O forse, e questo desta qualche allarme, potrebbe essere rimasto vittima di un incidente e non avere modo di chiedere aiuto. La zona è ricca di vegetazione e il sentiero che molti escursionisti percorrono può portare praticamente ovunque: rappresenta la porta d’accesso verde del Parco nazionale e se si perde l’orientamento e non si conosce il territorio può risultare difficile tornare al punto di partenza. Le ricerche, o meglio gli accertamenti sull’auto e sul suo proprietario proseguono al fine di chiarire quello che, ad oggi, sembra un mistero.

Fonte: La Città