Appuntamento Sabato a Casale per discutere dei problemi della montagna
L’associazione Liberi Cittadini a 5 Stelle ha organizzato un evento sulle problematiche relative al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e sull’idrico del Gran Sasso.
L’appuntamento è per domani a Casale San Nicola alle ore 9:30. La mattina sarà dedicata a sopralluoghi e ricognizioni nel cuore del parco. Dopo pranzo, invece, ci sarà la tavola rotonda nell’Albergo Ristorante ‘Casale’.
«Quali lavori di messa in sicurezza sono stati eseguiti sull’intero sistema idrico del Gran Sasso con gli 80 milioni di euro stanziati nel 2003? Perché con questi soldi non si sono sostituite o adeguate le condutture inizialmente costruite in cemento e si è preferito continuare a mettere a rischio la salute dei cittadini? Sono questi alcuni dei temi, contenuti nell’interrogazione indirizzata ai Ministri dell’Ambiente e della Salute sulle problematiche del parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, prima di considerare ulteriori interventi richiesti nell’odg che il governo ha accolto, occorre fare chiarezza ed è anche per questo che ho accolto l’invito ad essere presente al sopralluogo e all’incontro pubblico, nel territorio di Casale San Nicola, sabato 16 settembre».
Lo afferma la parlamentare aquilana del M5S Enza Blundo che parteciperà alla manifestazione. «L’impiego di cemento nell’iniziale costruzione delle tubature e dei canali di scolo – continua l’esponente penta stellata – non garantisce la corretta gestione e l’effettiva sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso d’Italia, anche alla luce dei numerosi episodi di contaminazione delle acque potabili verificatisi negli ultimi anni. Occorrono interventi definitivi che restituiscano una tutela piena di tutto l’apparato idrico di acqua potabile, evitando anche danni all’ambiente. Nei giorni scorsi ho evidenziato questi miei timori – prosegue Blundo – anche al Vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, il quale ha subito attivato un tavolo tecnico regionale per controllare lo svolgimento della manutenzione delle gallerie autostradali ove si trovano le condotte, e l’ho invitato a confrontarsi con esperti che ben conoscono il territorio ed hanno valide proposte risolutive. Dal governo attendiamo risposte, perché occorre non solo creare nuove infrastrutture utili a captare e convogliare in rete, in piena sicurezza, l’intero potenziale acquifero del Gran Sasso, evitando ogni contaminazione, ma anche attivarsi tempestivamente per avviare un’indagine epidemiologica nel- l’area geografica servita dall’acquedotto Ruzzo e dalla società Gran Sasso Acque, al fine di verificare la possibile diretta correlazione tra i fattori contaminanti rilevati nelle acque e l’aumento di neoplasie tra la popolazione residente nell’area», conclude Enza Blundo.
Fonte: La Città