Terremoto, le ferite di Isola. Danni a tutte le strutture pubbliche. La scuola media dichiarata inagibile
Si aggrava il bilancio della situazione post sisma a Isola del Gran Sasso.
Ad oggi gli sfollati sono oltre 100, è stato evacuato il centro storico, sono state chiuse tutte le chiese e gravi danni hanno riportato sia la chiesa Madre che la chiesa di San Giovanni ad Insulam. È stata evacuata una palazzina Ater di 12 famiglie.Inoltre, a seguito di sopralluoghi effettuati da tecnici incaricati dalla Dicomac, sono risultate inagibili tre scuole, una delle quali, la scuola media, con esito E.
«Abbiamo sin da subito richiesto agli enti competenti l’invio dei moduli ad uso scolastico provvisori poiché, nell’immediatezza del sisma del 30 ottobre,sono stati evidenti i gravi danni riportati soprattutto dalla sede della scuola secondaria di primo grado – afferma l’assessore Amelide Francia – sede anche della presidenza e degli uffici scolastici. Attualmente sono stati dichiarati agibili solo gli edifici della scuola primaria di Isola capoluogo e della scuola materna di Cerchiara. Purtroppo, sono risultati inagibili anche due edifici strategici, il Centro di Aggregazione Giovanile, con esito B e la sede Municipale, esito E, dove, oltre agli uffici comunali, c’è anche la sede del Centro Operativo Comunale. Di concerto con il Dirigente Scolastico, e con il Comitato dei Genitori, stiamo cercando di trovare delle soluzioni per la ripresa delle attività didattiche in attesa dell’invio dei M.U.S.P., anche se i genitori sono molto preoccupati, come affermato in una nota protocollata qualche giorno fa.”
L’assessore alla protezione civile, Massimo Di Giancamillo, chiede la massima considerazione della grave situazione del nostro Comune: “la densità e l’intensità degli eventi degli ultimi dieci giorni hanno fortemente ferito, non solo le strutture del territorio, ma anche gli animi di tutti i cittadini di Isola. Sin dalle prime ore dall’evento sismico abbiamo sistemato in strutture adeguate tutti gli sfollati, curando in maniera capillare tutte le attività relative al sisma e conseguenti alle disposizioni impartite dagli enti preposti all’emergenza. Isola del Gran Sasso, ancora ferita dal “non cratere” del 2009, pur essendo il comune teramano più vicino all’epicentro, oggi chiede una equità di trattamento visti i gravi danni subiti su tutto territorio”.
«Oltre al grave dramma delle persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni – afferma il sindaco Roberto Di Marco – particolare preoccupazione destano anche le attività commerciali presenti nel nostro Comune che risentivano già di una profonda crisi che perdurava da anni e che da poco avevano ripreso una certa normalità dopo il sisma del 2009. La chiusura dell’intero centro storico nonché, purtroppo, anche della sede Comunale va ad aggravare ulteriormente la situazione. Dopo questo ennesimo duro colpo, l’amministrazione attuerà tutte le misure necessarie per evitare che Isola diventi un borgo fantasma»