Ente unico delle acque, accordo su Di Marco

Roberto Di MarcoÈ il sindaco di Isola del Gran Sasso Roberto Di Marco il rappresentante della Provincia di Teramo all’Ersi, l’Ente regionale servizio idrico integrato che ha preso il posto delle vecchie Ato nella gestione delle risorse idriche. Dovrebbe arrivare nelle prossime ore, infatti, la ratifica della nomina da parte del presidente Renzo Di Sabatino che ha deciso di superare l’impasse arrivata con il pareggio sancito durante l’ultima Assemblea dei Sindaci.

Quando i sindaci dì centrodestra e centrosinistra erano andati allo scontro con un braccio di ferro sui voti che aveva portato allo stallo in assemblea tra Manuele Tiberii (sindaco di Colledara per il cdx) e Mirko Rossi (amministratore di Mosciano, come terza scelta del csx) con 22 voti a testa.

A due settimane da quella votazione, in cui si sono succedute diverse consultazioni tra Di Sabatino e i referenti politici e istituzionali dei vari gruppi provinciali il Presidente della Provincia ha quindi deciso dì avvalersi del diritto dì nomina diretta. Da un lato perchè, probabilmente ha ritenuto difficile il raggiungimento di un accordo in assemblea. Dall’altro perchè i termini per la la nomina  all’Ersi erano
oramai in fase di scadenza.

In un primo momento, per risolvere la situazione dì stallo, il nome è stato cercato in una lista di professionisti. Nomi super partes che, comunque, non sono serviti a mettere tutti d’accordo. Così, dopo una nuova serie dì incontri (anche con Paolo Gatti e Paolo Tancredi) si è convenuto di nominare il sindaco di Isola del Gran Sasso. Un nome che rappresenterà tutti i territori all’interno dell’Ersi e che, in fondo, sembra essere la scelta più logica.

Di Marco, infatti, rappresenta il territorio che più contribuisce in provincia per quel che riguarda l’approvvigionamento idrico visto che l’80% delle sorgenti del Ruzzo, insiste proprio nel territorio di Isola dei Gran Sasso.

Una vittoria, ed è inutile negarlo, per il borgo montano. Ma una delusione che potrebbe creare qualche  malumore e qualche ripercussione politica in futuro, soprattutto nel centrosinistra, visto che è stato
frutto di una mediazione.

Fonte: La Città Quotidiano

Condividi:

Exit mobile version