Sbloccati i fondi contro i massi killer di Casale San Nicola
Un milione e duecentomila euro, nello Sblocca Italia:l’ultimo regalo del sindaco Alfredo Di Varano.
Un milione e 200mila euro per combattere il rischio idrogeologico e, di questi, oltre 950mila destinati per mettere in sicurezza il borgo di Casale San Nicola.
E’ questo l’ultimo regalo che il sindaco Alfredo Di Varano, morto improvvisamente lo scorso mese di settembre, ha voluto fare ai cittadini di Isola del Gran Sasso. Si tratta, infatti, di somme che arriveranno grazie al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ha permesso, a soli 128 Comuni italiani su un totale di oltre 8mila, di sforare il Patto di Stabilità per fare fronte a determinate emergenze. E la richiesta, per quel che riguarda il borgo teramano, è stata avanzata il 2 giugno scorso, proprio dal primo cittadino oramai scomparso. In poche parole, il decreto del Presidente del Consiglio, in attuazione dello “Sblocca Italia”, assegna alle amministrazioni che hanno fornito giustificazioni valide di avere spazi nel patto di stabilità interno per il 2014 per quasi 200 milioni di euro.
Sarà possibile, in questo modo, utilizzare le risorse che altrimenti sarebbero rimaste bloccate per un evidente sforamento dei parametri. Lo sblocco del patto consentirà, quindi, in tutt’Italia, il finanziamento e l’esecuzione di 269 opere segnalate dalle amministrazioni comunali e che rispondono a determinati e particolari requisiti.
E tra queste anche gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nella frazione di Casale San Nicola, posta alle pendici del Corno Grande e dove, sono state segnalate in passato diverse criticiità. Un intervento che servirà a mettere in sicurezza, seppur parzialmente, il borgo montano attraverso l’installazione di barriere anti massi e la sistemazione delle zone più pericolose.
Una serie di lavori che l’ex sindaco Di Varano, assieme alla sua amministrazione, aveva preventivato da tempo ma che, purtroppo, era rimasto imbrigliato nelle maglie del Patto di Stabilità. Proprio lo scorso anno, nella frazione di Isola del Gran Sasso, era tornata alta l’attenzione sul rischio frane dopo l’allarme lanciato da uno studio geologico nel dicembre 2013. Allarme mitigato dallo stesso primo cittadino che aveva rassicurato i residenti e subito avviato le procedure per l’avvio dei lavori necessari alla messa in sicurezza. I risultati del suo lavoro sono arrivati in questi giorni, a due mesi dalla sua scomparsa.
L’altro intervento, per oltre 300mila euro, riguarderà invece la frazione di Cerchiara, la più popolosa
del territorio comunale.
Fonte: La Città