I candidati nazionali
Elenco dei candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico
I Candidati | |
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Mario Adinolfi
Dalla fine degli anni Ottanta, firma articoli e servizi per Europa, Avvenire, Radio Vaticana, Il Popolo, La Discussione. Approda poi alla RAI dove lavorerà per il TG1. Politicamente ha militato prima nella Democrazia Cristiana e poi, con l’avvento del bipolarismo, nell’area centrista del centrosinistra. Nel 1993 diventa membro dell’Assemblea costituente del Partito Popolare Italiano. Ha guidato l’organizzazione giovanile di quel partito fino al 1997, diventando poi membro dell’esecutivo nazionale del PPI. Nel 2001 fonda il movimento Democrazia Diretta, con cui si candida a sindaco di Roma, elezioni del 13 maggio 2001, ottenendo lo 0,1% dei voti. Sulla testata Europa tiene una rubrica quotidana sui blog. Nell’aprile del 2006 è stato indicato da Time come una delle dieci giovani speranze della “Young Italy”. Nel 2006 fonda l’associazione per il Partito Democratico Generazione U, animata da blogger under 40 di centrosinistra. Ha scritto saggi e romanzi sui temi generazionali e sul ruolo del |
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Rosy Bindi
Laureata in scienze politiche, ricercatrice universitaria in Diritto Amministrativo, era accanto a Vittorio Bachelet nel momento del suo assassinio il 12 febbraio 1980. Lungamente impegnata nell’Azione Cattolica, dopo l’impegno nel settore giovanile è stata vicepresidente nazionale dell’associazione dal 1984 al 1989, anno in cui inizia la sua carriera politica iscrivendosi alla Democrazia Cristiana: Nel 1996, All’interno della Margherita (di cui, dopo essere entrata Nel 2006 è nominata nel secondo governo Prodi, Ministero per le Politiche per la Famiglia. Il suo nome è legato anche al disegno di legge sui Dico,
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Enrico Letta
Laureato in diritto internazionale, ha conseguito un dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. È stato presidente dei Giovani democristiani europei (1991-1995), segretario generale del Comitato Euro del Ministero del Tesoro (1996-1997), vicesegretario nazionale del Partito Popolare Italiano (1997-1998), ministro delle Politiche comunitarie (1998-1999), ministro dell’Industria (1999-2001), responsabile nazionale per l’economia della Margherita dal 2001. Alle elezioni europee del 2004 è stato eletto parlamentare europeo per la lista di Uniti nell’Ulivo nella circoscrizione nord-est, ricevendo 176 mila preferenze. Iscritto al gruppo parlamentare dell’Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa, Nel 2006, viene nominato segretario alla presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Prodi, succedendo allo zio Gianni Letta e abbandona l’incarico europeo per accettare quello di deputato nazionale.
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Walter Veltroni
Walter Veltroni è figlio di Vittorio Veltroni, dirigente della RAI degli anni cinquanta, scomparso quando Walter aveva un anno. Si avvicinò, come il padre, al mondo del cinema, ed è partendo da questa attività scolastica iniziò l’attività politica iscrivendosi alla Federazione Giovanile Comunista Italiana e non quindi, come ha più volte sottolineato, dalla scuola di partito alle Frattocchie, la “palestra” dalla quale è uscita gran parte dei futuri dirigenti del Partito Comunista Italiano. Nel 1976, a ventun’anni, fu eletto consigliere comunale di Roma nelle liste proprio del PCI, mantenendo questa carica fino al 1981. Nel 1987 Veltroni, che dopo la maturità era diventato giornalista professionista, fu scelto nel 1992 come direttore “di compromesso” de L’Unità. Sotto la sua direzione la testata continuò il processo di modernizzazione avviato fin dal 1982. Sempre nel 1996 Romano Prodi lo chiamò a condividere la leadership de l’Ulivo e, dopo la vittoria della coalizione del Centrosinistra, I risultati ottenuti nella valorizzazione e nel recupero dei beni culturali gli sono stati riconosciuti anche all’estero: la Francia ha voluto insignirlo, nel maggio 2000, della Legion d’Onore. Nel 2001 venne scelto dal centrosinistra come candidato a sindaco di Roma in risposta alla Casa delle Libertà che aveva indicato Antonio Tajani di Forza Italia. Veltroni fu eletto sindaco con il 53% dei voti. Il 29 maggio 2006 |
n.b.: I profili dei candidati sono tratti da Wikidedia, l’enciclopedia libera.