Gran Sasso, la protesta ferma i lavori
La chiusura di una galleria del traforo del Gran Sasso slitta di un’altra settimana. Sulla scia delle proteste dei sindaci, soprattutto del Teramano, della Giunta regionale e degli operatori turistici abruzzesi, il commissario delegato per l’emergenza del Gran Sasso, Angelo Balducci, ha deciso un secondo rinvio «per problemi di opinione pubblica», come, ufficiosamente, ha comunicato alla società romana Strada dei Parchi. Sulla vicenda, però, non è arrivato alcun chiarimento ed il vice presidente della Regione, Enrico Paolini, ha mostrato perplessità e preoccupazione dopo un colloquio telefonico con il commissario Balducci che avrebbe parlato di «forte emergenzialità». Ed anche la conferenza stampa, indetta da Balducci per oggi a L’Aquila per illustrare il piano degli interventi previsti nei quattro mesi di chiusura, è stata rinviata. Sul fronte istituzionale, ieri, in un colloquio telefonico con il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D’Agostino, lo stesso commissario ha preannunciato un incontro con gli Enti locali per la prossima settimana. Incontro che sarà convocato dal presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, per mercoledì 1. giugno. «Il commissario ha condiviso la necessità di un chiarimento sui tempi e le modalità di realizzazione dei lavori di messa in sicurezza dei Laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso, più volte richiesto in queste settimane -sottolinea D’Agostino- e ha deciso, quindi, anche alla luce dell’ordine del giorno votato dalla Giunta regionale, di rinviare la conferenza stampa già programmata, rendendosi disponibile per una riunione con gli enti locali interessati, ossia Regione, Province e Comuni». Tra gli Enti capofila della protesta contro la chiusura per quattro mesi della galleria del traforo in direzione Roma c’è proprio la Provincia di Teramo, che si è fatta portavoce delle esigenze degli operatori turistici, spaventati dalla prospettiva. «Condividendo le preoccupazioni espresse dalla risoluzione regionale -aggiunge D’Agostino- , riteniamo che l’intervento di messa in sicurezza dei Laboratori non possa prescindere da un adeguato e capillare coinvolgimento del territorio per ridurre al minimo i disagi che un simile intervento può comportare».
Nel frattempo, all’indomani della richiesta della Regione di rinviare la chiusura a dopo Ferragosto, all’Emiciclo si tenta di trovare una soluzione «che salvaguardi la stagione turistica e, nello stesso tempo, non comprometta la sicurezza del Gran Sasso», come evidenzia l’assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble, che aggiunge: «Tutto questo sarà possibile solo se riusciremo a comprimere i tempi di lavoro entro l’inizio dell’inverno». Ed è proprio in questa direzione che andrà il vertice previsto in Regione sui lavori di manutenzione straordinaria nella galleria del Gran Sasso, che si terrà il 1. giugno a conclusione di un’indagine tecnica già partita. E’ quanto deciso, ieri, in un incontro tra il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, il commissario Angelo Balducci ed il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso. Gli incontri proseguiranno in sede tecnica nei prossimi giorni e si concluderanno il primo giugno con il vertice in Regione al quale prenderanno parte anche gli assessori regionali Enrico Paolini (Turismo), Tommaso Ginoble (Trasporti) e Mimmo Srour (Lavori pubblici), oltre ai quattro presidenti delle Province abruzzesi. Tra rinvii e polemiche, insomma, la diatriba tra commissario e ”mondo esterno” prosegue all’insegna di eventi sconosciuti, con la sola speranza che il traforo non chiuda il 6 giugno, data ufficiosa dell’inizio dei lavori, o, comunque, nel periodo estivo.